Leonardo Tonini

Leonardo Tonini è nato a Castiglione delle Stiviere nel 1974. Poeta, editore e operatore culturale, ha scritto di Ungaretti, Deleuze, Pinter, Spinoza, Sloterdijk e altri. Ha pubblicato racconti e poesie. È co-fondatore del Movimento Sannixista e gestisce la casa editrice Gattogrigio. Nel 2015 ha vinto il Premio Virgilio Masciadri (Aarau, CH) per la promozione culturale. Nel 2019 una sua poesia musicata dal Maestro Stefano Ghisleri è andata in scena a Stoccolma durante la Settimana della Lingua Italiana. Nel 2020 ha pubblicato la raccolta poetica Tutto il resto resta (Controluna). Scrive per diverse riviste di poesia e di cinema, i suoi articoli e le sue poesie sono stati tradotti in greco, tedesco e in svedese.

+39 347 65 79 759 / pescidellinconscio@yahoo.it / @gattogrigio_editore

Siriana

 

[…] vix adducor ut, ante quam commune malum fieret foedumque, futurum non quierint animo praesentire atque videre.

(…a stento posso indurmi a credere che non abbiamo potuto presentire e vedere con la mente, prima che avvenisse, l’atroce male che li avrebbe colpiti tutti.)

Lucrezio, De rerum natura, liber V

 

1

rimarrò tutto il tempo necessario

finché non mi dirai: il lavoro è fatto.

 

quindi alzai gli occhi e vidi

la presenza occupare l’orizzonte,

davanti e dietro e sopra di me.

 

non so leggere: rispose Muhammad

 

vi è un digiuno del corpo e

un digiuno della mente da tutti i pensieri impuri;

nel terzo digiuno ci si astiene

dalle preoccupazioni terrene.

 

2

ti bagnasti nell’Eufrate

per dimostrare qualcosa a te stessa

incurante dei pannolini sporchi

e di me e di Mahmud fermi all’asciutto

non ti toccava l’infinita deriva

delle divagazioni e l’attraversato

deserto di calcite e il librante

rapace che col suo occhio di delirio

ci bramava dall’alto di una duna

di pietre; no, tu nell’Eufrate solo

cercavi rivelazione e schiettezza

impedita come eri dalle vesti

 

3

di tutte le fotografie, ogni cosa

ci ricorda qualcosa. il nostro viaggio

ridotto a una tenda: fa ridere

il bambino. hanno cercato di

sabotarci: immagini si sovrappongono a

immagini: nel palinsesto

la stupidità della specie, e sangue

la strage irriga. di tanto non è rimasto

tanto: di altro, ancora meno.

 

4

Rasafa

forse non so fanno bene

a distruggere tutto

cancellare memoria

di ittiti seleucidi e romani

troppa è la distanza che ci separa

da queste pietre pascoli

di nuvole e capre

i poeti intanto gli illusi

provano a tradurre

la lingua degli uccelli

ma tu a Rasafa hai capito

che nessuno ti risponde

 

5

non un indizio: come

di notte le vertebre. all’improvviso

la ghiaietta sulla strada,

il termine troppo usato:

vita: come a dire tutto o

niente, o weltanschauung. tra

respiri e ciò che segue. hanno

acceso la luce della tua stanza.

nel crollo non puoi che rimpiangere.

 

6

ad Hama c’erano grandi ruote

di legno, traevano dall’Oronte l’acqua

per la città, come nel medioevo

diceva la guida; i ragazzi salivano

e si facevano portare in alto e da lì

si gettavano in picchiata, sfiorando

le pale e i turbini, anche il mio cuore

era con loro ed era ogni volta un tuffo.

 

7

vecchi, il nostro destino è fallire

e non vedere la luce delle cose

ma sono belli i vostri visi antichi

in questa sera, belli voi che pur

conoscendo la morte, sorridete.

 

Leonardo Tonini